mercoledì 2 settembre 2015

A254



La sera è buia, il sonno tuo profondo nel silenzio
del mio essere.
Svegliati, pena d’amore,
non so aprire la porta,
rimarrò fuori.
Lente scorrono le ore,
vegliano le stelle, il vento tace, pesante cala il silenzio
nel mio cuore.
Svegliati, amore, svegliati!
Il mio bicchiere è vuoto,
riempilo, smuovi la notte
col respiro d’un canto
per cose al di là della
speranza.
Ci basta ciò che diamo
e quello che riceviamo.
Non abbiamo schiacciato
la gioia per spremerne
il vino del dolore.
Quest’amore tra me e te
è semplice come un canto.

R. Tagore