sabato 7 marzo 2015

A73



"In me ti perdo, notturna apparizione,
nel bosco degl’inganni, nell’assenza,
nel nebbioso grigiore della distanza,
nel lungo corridoio di porte false.
Dal tutto si fa nulla, e questo nulla
di un corpo vivo subito si popola,
come isole che fluttuano nel sogno,
brumose, nel ricordo rinnovato.
In me ti perdo, dico, se la notte
sulla mia bocca colloca il suggello
dell’enigma che, detto, si ravviva
e s’avvolge in spire di segreto.
Nei giri e nei giri che m’adombrano,
nell’andare a tentoni a occhi aperti,
qual è del labirinto l’ampia porta,
dove il raggio di sole, i passi certi?
In me ti perdo, insisto, in me ti sfuggo,
in me fonde il cristallo e si frantuma,
ma quando il corpo cede alla stanchezza
in te mi vinco e salvo, in te mi trovo"... 

J. Saramago