mercoledì 29 luglio 2015

A219



Vaghe parole m’assillano,
ma lascerò il silenzio e la notte
esprimersi lentamente in musica.
Oggi la mia vita è come un eremo,
dove la primavera esita ad agitarsi
e a mormorare.
Non è l’ora per te, Amore mio,
di superare l’ostacolo della mia porta.
Alla sola paura di sentire il tintinnare
dei tuoi braccialetti,
si svegliano echi in giardino.
Le rose, per profumare, devono ancora
aver pazienza;
non dare alle corolle chiuse l’inquietudine
di aprirsi prima del tempo.

R. Tagore

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