sabato 17 gennaio 2015

A28



"Flauto d'alba, fervore di radici
che in nome tuo sprigionano acuti di ultrasuono.
Anche le stelle ascoltano, gli azzurrognoli soli
in eterno ubriachi di pura solitudine.
Perché questo Tu sei, piccolo Dio che nasci
e muori e poi rinasci sul ciclo delle foglie:
una voce che smuove e turba anche il cristallo,
il mare, il sasso, il nulla inconsapevole.
Invisibile aria, Tu impregni ciò che vive
e solo vive se di te s’impregna.
Tu sei d’ogni radice l’alto mistero in musica
che innerva il tralcio e lo spinge a fiorire..." 

M. L. Spaziani