lunedì 31 agosto 2015

A252

"E se a volte mi guardi
come a un prigioniero,
tra cose astruse,
o dietro delle porte,
pensa alle alte torri,
alle tremule cime
dell’albero, ben saldo.
Le anime delle pietre
che sotto sono all’opera
è sulla punta estrema
della torre che aspettano...
Non trattenerti mai" ... 


P. Salinas

domenica 30 agosto 2015

A251

"Non sono dei ricordi
a trattenerti in me;
né ti fa mio la forza
di un bel desiderio.
è quella curva ardente
che una lenta tenerezza
descrive nel mio sangue.
Io non sento il bisogno
di vederti apparire;
è bastato nascessi
per perderti un po’ meno..." 


Rainer Maria Rilke

sabato 29 agosto 2015

A250

..."Ha un orizzonte la lettera
è quello che penso tu possa
ascoltare, ha filari di
nocciòli che si piegano
inchinandosi ai canali
ha una faccia che sta per
essere dimenticata la lettera
e scrive scrive per disegnare
lineamenti sulla parete
del petto dove di notte
cerca casa lo sterminato
vuoto e non trova la bocca
ad aspettarlo le parole
tra le dita a tessergli
la scala ma nei corridoi
deserti scrive scrive
i confini di una lettera..."


 L. Candiani

venerdì 28 agosto 2015

A249

"Lei amava con tanta passione e con ignoranza.
Non sapeva se fosse buono o cattivo,
benefico o pericoloso,
necessario o accidentale,
eterno o transitorio,
permesso o proibito: lei amava..."


Victor Hugo

giovedì 27 agosto 2015

A248

"Vederlo è un quadro
Ascoltarlo è una musica
Conoscerlo un eccesso
Così innocente come giugno
Non conoscerlo afflizione
Averlo come amico
È come se nella tua mano
Ardesse un calore simile al sole...."


  Emily Dickinson

mercoledì 26 agosto 2015

A247

"Canto perché l’attesa si consumi
soltanto la mia cuffia da allacciare
e chiudere la porta della casa
Altro non ho da fare
finché il suo passo s’avvicini e insieme
noi due cammineremo verso il Giorno
dicendoci le cose che cantammo
per tenere la Tenebra lontana .."


 Emily Dickinson

martedì 25 agosto 2015

A246



Svegliandomi, un mattino,
la sua lettera ho trovato.
Non so leggere, non so
cosa dica.
Ai suoi libri lascerò il saggio,
per non disturbarlo.
Saprebbe forse spiegarmi
il contenuto del messaggio?
La premerò nella mia fronte,
la stringerò al cuore, e quando
tacita e serena
diventerà la notte
 io l’aprirò sulle mia ginocchia,
in silenzio, finché sorgeranno
a una a una le stelle.
Frusciando, le foglie, ad alta
voce, me la leggeranno,
la corrente del ruscello
scorrendo la ripeterà, dal cielo
me la narreranno
le sette stelle  del Carro.
Non riesco a trovare quel che
cerco, quello che vorrei sapere
non lo posso capire, ma queste
parole non dette
hanno addolcito il mio dolore,
il mio pensiero in canto
han trasformato.

R. Tagore

lunedì 24 agosto 2015

245



Corro come
un cervo muschiato che,
pazzo del suo stesso profumo,
si lancia nell’ombra
della foresta.
E’ una notte di maggio
e il vento
è la brezza del sud.
Smarrisco la strada e cammino,
cerco ciò che
non posso ottenere,
ottengo quel che non cerco.
Dal mio cuore esce e danza
l’immagine del mio desiderio.
La folgorante visione
corre via fuggendo.
Provo a stringerla forte,
ma mi sfugge
e mi fa smarrire la strada.
Cerco ciò che
non posso ottenere,
ottengo quel che non cerco.

R. Tagore

domenica 23 agosto 2015

A244

"Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.
T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.
T’amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno...."


P. Neruda

sabato 22 agosto 2015

venerdì 21 agosto 2015

A242

"l mio cuore oppresso
con l'alba avverte
il dolore del suo amore e il sogno delle lontananze.
La luce dell'aurora porta
rimpianti a non finire
e tristezza senza occhi
del midollo dell'anima.
Il sepolcro della notte
distende il nero velo
per nascondere col giorno
l'immensa sommità stellata.
Che farò in questi campi
cogliendo nidi e rami,
circondato dall'aurora
e con un'anima carica di notte!
Che farò se con le chiare luci
i tuoi occhi sono morti
e la mia carne non sentirà
il calore dei tuoi sguardi!
Perchè per sempre ti ho perduto
in quella chiara sera?
Oggi il mio petto è arido
come una stella spenta..."


F.G.Lorca

giovedì 20 agosto 2015

A241



Sono cent’anni che non ho visto il suo viso
che non ho passato il mio braccio
attorno alla sua vita
che non mi son fermata nei suoi occhi
che non ho interrogato
la chiarità del suo pensiero
che non ho toccato
il calore del suo ventre

eravamo sullo stesso ramo insieme
eravamo sullo stesso ramo
caduti dallo stesso ramo ci siamo separati
e tra noi il tempo è di cent’anni
di cent’anni la strada
e da cent’anni nella penombra
corro dietro a te.

Nazim Hikmet

mercoledì 19 agosto 2015

A240



"Lo ripete anche l'aria che quel giorno non torna.
La finestra deserta s'imbeve di freddo
e di cielo. Non serve riaprire la gola
all'antico respiro, come chi si ritrovi
sbigottito ma vivo. E' finita la notte
dei rimpianti e dei sogni. Ma quel giorno non torna.
Torna a vivere l'aria, con vigore inaudito,
l'aria immobile e fredda. La massa di piante
infuocata nell'oro dell'estate trascorsa
sbigottisce alla giovane forza del cielo.
Si dissolve al respiro dell'aria ogni forma
dell'estate e l'orrore notturno è svanito.
Nel ricordo notturno l'estate era un giorno
dolorante. Quel giorno è svanito, per noi.
Torna a vivere l'aria e la gola la beve
nella vaga ansietà di un sapore goduto
che non torna. E nemmeno non torna il rimpianto
ch'era nato stanotte. La breve finestra
beve il freddo sapore che ha dissolta l'estate.
Un vigore ci attende, sotto il cielo deserto..."

C.Pavese

martedì 18 agosto 2015

A239



"Regna quiete cupa:
immoto giace il mare,
e il navigante scruta
ansioso l'acqua uguale.
Nessun alito da nessuna parte.
Cieca quiete atroce.
Nell' immenso deserto
nessun' onda si muove..."

(J.W. Goethe)