martedì 2 giugno 2015

A163



Hai viso di terra scolpita,
sangue di terra dura,
sei venuto dal mare.
Tutto accogli e scruti
e respingi da te
come il mare. Nel cuore
hai silenzio, hai parole
inghiottite. Sei buio.
Per te l'alba è silenzio.
E sei come le voci
della terra ‒ l'urto
della secchia nel pozzo,
la canzone del fuoco,
il tonfo di una mela;
le parole rassegnate
e cupe sulle soglie,
il grido del bimbo ‒ le cose
che non passano mai.
Tu non muti. Sei buio.
Sei la cantina chiusa,
dal battuto di terra,
dov'è entrato una volta
ch'era scalzo il bambino,
e ci ripensa sempre.
Sei la camera buia
cui si ripensa sempre,
come al cortile antico
dove s'apriva l'alba..."

C. Pavese