martedì 21 aprile 2015

A120



"Che tu venga all’ospedale o in prigione
nei tuoi occhi porti sempre il sole.
questa fine di maggio, dalle parti d’Antalya,
sono cosi, le spighe, di primo mattino;
quante volte hanno pianto davanti a me
son rimasti nudi, i tuoi occhi,
nudi e immensi come gli occhi di un bimbo
ma non un giorno han perso il loro sole;
che s’illanguidiscano un poco, i tuoi occhi
gioiosi, immensamente intelligenti, perfetti:
allora saprò far echeggiare il mondo
del mio amore.
Così sono d’autunno i castagneti di Bursa
le foglie dopo la pioggia
e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul.
verrà giorno che gli uomini si guarderanno l’un l’altro
fraternamente
con i tuoi occhi, amor mio,
si guarderanno con i tuoi occhi..."

N.Hikmet