mercoledì 21 gennaio 2015

A32

Sei la mia schiavitù
sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d’estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alto e vittorioso
sei la mia nostalgia di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro
Nazim Hikmet